A cura di Manuela Rossini

 

Cos’è il focus group?

Il Focus Group nasce nel 1940 negli Stati Uniti grazie ai sociologi Adam Levin e Robert Merton. Si tratta un’intervista di gruppo: l’intervistatore, detto anche moderatore, conduce l’intervista su un gruppo composto da un numero limitato di soggetti, da un minimo di 6 ad un massimo di 10-12, della durata media di un’ora o un’ora e mezza. Un numero maggiore escluderebbe inevitabilmente qualcuno dalla discussione, mentre un numero minore renderebbe difficile e poco efficace l’interazione tra i partecipanti. I gruppi più numerosi, intorno ai dieci partecipanti, consentono l’emergere di opinioni più eterogenee e la raccolta di una maggior ricchezza di spunti. Quelli meno numerosi permettono un maggior livello di approfondimento e di apertura, soprattutto quando l’oggetto del dialogo riguarda questioni delicate.


Le caratteristiche

Si tratta di un metodo particolarmente utile per esplorare le opinioni, gli atteggiamenti o i comportamenti di una certa collettività e per approfondire gli atteggiamenti sottostanti al pensiero ed al comportamento umano. Dalla sua prima applicazione nel 1941 da parte di Merton[1] allo scopo di mettere a controllo le opinioni su un prodotto radiofonico, sono state definite le caratteristiche essenziali di un Focus Group:

  • i partecipanti ai focus hanno assistito ad uno stesso evento o ad un evento con caratteristiche simili;
  • gli elementi significativi dell’evento sono stati precedentemente studiati per permettere al ricercatore di realizzare il Focus Group e sottoporre a controllo empirico le ipotesi di ricerca;
  • il Focus Group è condotto sulla base di una scaletta di domande, stabilite precedentemente, su cui il moderatore del focus dirige l’attenzione dei partecipanti.
 

Quando usare il Focus Group?

Il Focus Group può essere applicato in diversi contesti e la sua conduzione può essere utile:

  • Per rilevare opinioni complesse non riassumibili in un grado di accordo o disaccordo con gli item di un questionario;
  • Quando si vogliano approfondire gli aspetti positivi/negativi di un fenomeno;
  • Per esplorare atteggiamenti, opinioni, aspettative, suggerimenti dei soggetti di riferimento di una organizzazione;
  • Per esplorare il grado di consenso su di un particolare argomento.

La conduzione del Focus Group richiede solitamente almeno 4 fasi[2]:

  1. Riscaldamento. Rappresenta la fase più delicata in cui si determina gran parte dell’esito del Focus group perché è il momento in cui il moderatore cerca di superare le resistenze e le diffidenze dei partecipanti cercando di interagire con loro empaticamente. È bene adottare un approccio amichevole e non immediatamente volto alla rilevazione dati. Si inizia poi successivamente a strutturare la comunicazione sul contenuto specifico, oggetto del Focus, stimolando i partecipanti.
  2. Background. In questa fase si indaga il clima del gruppo in generale, anche al fine di individuare leadership positive e/o negative. È perciò opportuno porre domande su tematiche di interesse comune e condiviso al fine di fornire a tutti la possibilità di prendere parola.
  3. Consolidamento. Sulla base della scaletta di domande e dalla successiva discussione dei partecipanti su determinati item, qui, di norma, emergono “i punti caldi” della questione. È importante, oltre a lasciare che il gruppo metta in evidenza opinioni personali ed eventuali criticità, mantenere un clima sereno tra i partecipanti affinché non si verifichino conflitti e per evitare che il focus group diventi uno “sfogo” di problemi più di affermazione personale che di necessità professionale.
  4. Distacco. L’ultima fase è quella dell’allontanamento. In particolare, per evitare di deludere le aspettative dei partecipanti, che, a questo punto, sono in piena sintonia con il conduttore( in cui hanno iniziato a riporre fiducia), è bene attuare un distacco graduale. Qui si riprenderanno i punti fondamentali toccati dal gruppo durante l’intervista.

Le tipologie di interviste di gruppo

Esistono differenti tipologie o formati di FC e la scelta di uno di essi dipende dallo scopo dell’intervento e dalla natura dell’informazione che si vuole raccogliere. L’Università del Grand Canyon individua questi differenti tipi di focus group[3]:

  • Singolo: i partecipanti di un gruppo dialogano su un determinato argomento;
  • In due gruppi: mentre uno dei gruppi parla dell’argomento, l’altro ascolta la conversazione dell’altro gruppo e successivamente dialoga su ciò che ha ascoltato;
  • A due moderatori: uno dei moderatori fa delle domande e guida la sessione, mentre l’altro collabora con lui in modo che vengano toccati tutti i punti predefiniti e che vengano fatti ulteriori approfondimenti;
  • Con due moderatori (in contrasto): i moderatori prendono parti opposte su un determinato argomento per alimentare la discussione tra partecipanti;
  • Con partecipante moderatore (respondent-moderator focus group): in questa tipologia uno dei partecipanti assume temporaneamente il ruolo di moderatore;
  • Mini focus group: con pochi partecipanti (da quattro a cinque persone).
 

Come attuare cambiamenti in azienda grazie al Focus Group

Costruire momenti di confronto attivo è essenziale, soprattutto per attuare cambiamenti o affrontare momenti di difficoltà in azienda. Uno dei possibili strumenti che possono essere adottati per coinvolgere i propri collaboratori, individuando eventuali problematiche e ricercando nuove opportunità̀ di crescita, è proprio la tecnica del focus group.

Questa tecnica si presenta particolarmente utile quando si vuole indagare in profondità un determinato tema con soggetti che lo hanno sperimentato personalmente oppure in situazioni sociali in cui possono portare la loro competenza, professionalità ed esperienza di lavoro. Essa si presta ad essere applicata in una ampia gamma di campi di attuazione e setting di lavoro, dall’analisi dei bisogni all’istruttoria sugli ambiti di applicazione di un determinato intervento, dalla valutazione di processo a quella di risultato.

PEOPLEwellBE ha pensato di sviluppare per le aziende il progetto Focus Group azienda online.Si tratta di un’indagine qualitativa con lo scopo di offrire un sostegno in team orientato al benessere biopsico-sociale dei dipendenti e dei collaboratori, mediante la condivisione delle esperienze nel vissuto pre-post Covid19, esplorando le possibili strategie di ripresa.


Come funziona?

La metodologia della condivisione delle esperienze in team è utile per:

  • Aumentare la consapevolezza delle modalità di fronteggiare l’esperienza pre-post Covid19
  • Aumentare il coinvolgimento e l’appartenenza all’azienda
  • Promuovere la socializzazione e la collaborazione a fronte di un isolamento ed una transizione
  • Come integrazione allo sportello di supporto psicologico

Il Focus Group azienda online è articolato in 3 sessioni di team online dalla durata di un’ora cadauna. Nella prima sessione di Focus Group azienda online è prevista la presentazione della Psicologa, obiettivi, topic, modalità di interazione ed ogni partecipante è invitato a presentarsi personalmente al team. Durante il percorso verranno poi trattate tre macro aree, emozioni, isolamento e rete, rientro al lavoro, in modo da acquisire strategie utili da applicare nel luogo di lavoro e nella quotidianità.

RIFERIMENTI:

[1] https://nuovadidattica.wordpress.com/agire-valutativo/12-metodi-quantitativo-sperimentali-qualitativo-ermeneutici-e-misti-nella-valutazione-educativa-e-nella-ricerca-valutativa/focus-group/

[2] Bontempi, G. (2020). Manuale per l’esame di Stato di psicologia. Edizione basata sul DSM-5. ilmiolibro self publishing.

[3] https://www.insidemarketing.it/glossario/definizione/focus-group/