di Chiara Morandi in collaborazione con Raffaele Landolfi e Federica Cominelli
Cos’è lo stress?
Generalmente lo stress viene considerato come il risultato di un processo di interazione tra individuo ed ambiente e si sviluppa attraverso tre fasi:
- Percezione di potenziali elementi ambientali di tensione (stressor)
- Produzione di risposte fisiologiche, comportamentali e psicologiche di tensione (strain)
- Determinazione di conseguenze a lungo termine per l’individuo
L’esperienza soggettiva dello stress, perciò, è determinata dalla percezione di una minaccia proveniente da uno stimolo esterno e dalla conseguente valutazione, da parte dell’individuo, delle risorse personali possedute per fronteggiare tale minaccia. Quando le persone percepiscono di non poter gestire adeguatamente le minacce al proprio benessere o, in generale, le richieste dell’ambiente, lo stress può avere anche gravi ripercussioni in termini di salute individuale, in particolare quando esso si sviluppa nell’ambiente lavorativo.
Per questo motivo, negli ultimi anni la concezione dell’individuo sul luogo di lavoro si è evoluta, passando da una visione che considerava la persona in termini prevalentemente economici e alla quale veniva unicamente richiesto di adattarsi alle evoluzioni organizzative e tecnologiche, ad una prospettiva che integra l’analisi della combinazione di aspetti biologici, fisici, sociali e psicologici, improntata verso la prevenzione, il miglioramento e la promozione della salute e della sicurezza nei contesti lavorativi.
È in questa prospettiva che assumono vitale importanza le variabili di benessere organizzativo e di stress lavoro-correlato. Per benessere organizzativo si intende la combinazione dello stato di benessere dei lavoratori e dei fattori che vi contribuiscono; lo stress lavoro-correlato, invece, è composto dalle reazioni fisiologiche, comportamentali, cognitive ed emotive ad aspetti legati al contenuto, all’ambiente e all’organizzazione del lavoro. Esso si manifesta in particolar modo quando le richieste di lavoro sono superiori rispetto alle risorse, alle capacità ed alle esigenze del lavoratore. Lo stress lavoro-correlato è una variabile molto importante, poiché può influire fortemente sulla salute e sicurezza del lavoratore e, di conseguenza, sull’azienda stessa.
Scopriamo insieme come!
Gli effetti dello stress sulla salute individuale
A livello individuale, vivere alti livelli di stress costanti può portare alla modificazione di alcune funzioni fisiologiche e psicologiche della persona. Ad esempio, le ricerche hanno evidenziato che lo stress psicologico è strettamente correlato ad alcune malattie croniche e può alterare i livelli di alcuni ormoni e agire sulla funzionalità del sistema immunitario.
Nell’ambito del lavoro, lo stress derivante da condizioni di disagio organizzativo può avere conseguenze sia comportamentali che psicologiche sulle persone che lo sperimentano. A livello psicologico, in genere le persone con alti livelli di stress tendono ad esibire sintomi emotivi (manie di persecuzione, aggressività, fobie, attacchi di panico, ansia, disturbi dell’umore e del sonno, chiusura in sé stessi, riduzione dell’autostima, depersonalizzazione, esaurimento emotivo) e/o cognitivi (difficoltà a concentrarsi e a prendere decisioni, problemi di memoria, disorganizzazione, suscettibilità, fatica cronica, maggiore frequenza nel commettere errori, minor coinvolgimento nei confronti del lavoro). Quando il malessere psicologico sperimentato all’interno dell’azienda è eccessivo e non gestito, i sintomi appena descritti possono esitare nel burnout. Quest’ultimo è considerato come uno stato di risposta psicologica estrema allo stress e di esaurimento delle risorse emotive causato da un’esposizione prolungata a fattori di stress che eccedono le capacità di coping della persona. A livello comportamentale, invece, alti livelli di disagio organizzativo potrebbero tradursi in azioni che hanno un impatto diretto sulla salute personale dell’individuo (ad esempio, abuso di sostanze come alcol e tabacco, comportamenti autolesivi ma anche difficoltà nei legami affettivi e nelle relazioni sociali) e in comportamenti che si ripercuotono direttamente sull’organizzazione stessa (ad esempio, assenteismo, turnover, riduzione della performance, prepensionamento, ma anche aumento di errori e incidenti).
Gli effetti dello stress sulla salute aziendale
Da quanto appena esposto emerge come lo stress influisca non solo sulle persone, ma anche sulla salute aziendale stessa. La connessione tra condizioni lavorative, stress psicologico derivante da esse e suoi effetti a livello organizzativo è ormai un argomento fondante delle ricerche più recenti nell’ambito dello stress lavoro-correlato. Quest’ultimo, infatti, può incidere negativamente su numerose variabili individuali, le quali si ripercuotono direttamente sull’azienda. In particolare, i peggioramenti della performance lavorativa, l’aumento dei tassi di turnover, la minor attenzione alla sicurezza sul lavoro, la riduzione di capacità relazionali e l’aumento dell’insicurezza lavorativa percepita, sono tutte componenti individuali che possono facilmente esitare in peggioramenti nell’attività dell’organizzazione stessa. Nello specifico, quando i dipendenti si sentono insicuri e demotivati tendono ad assumere atteggiamenti e comportamenti dannosi per l’organizzazione, come minor dedizione verso l’azienda, ridotta soddisfazione personale, prestazioni di livello inferiore, minor attenzione al cliente, frequenti ritardi ed evitamento dei compiti, minore flessibilità, nonché un’inferiore attenzione alle norme di sicurezza la quale si traduce in un aumento nel numero di incidenti e infortuni sul luogo di lavoro. Tutti i fattori appena descritti recano un danno immediato all’organizzazione.
L’attuale quadro normativo di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, costituito dal d.lgs. 81/2008, ha specificatamente individuato lo stress-lavoro correlato (SLC) come uno dei rischi oggetto di valutazione e conseguente adeguata gestione.
Per questo team di PEOPLEwellBe ha sviluppato il progetto di PEOPLE ANALYTICS per le aziende che intendono effettuare una valutazione preliminare SLC.
Hai già assolto all’obbligo legislativo?